martedì 2 agosto 2011

LUNA








Adesso è quando sale un silenzio innaturale,
di neve che cade, di nebbia dentro dove tutto scompare.
Lontana è la città che dorme.
Un camion insegue le luci gialle della statale
mormora quello che sto pensando.
Sopra il profilo dei condomini ci sono i tuoi occhi giganteschi.
Come lune arrivate da un pianeta lontano,
segrete e minacciose stanno là.


Niente si muove, né il vento mi consola,
sussurrando all'orecchio, a dire "ti passerà",
ora volto lo sguardo e riempio il petto
d'aria umida che sa di fiume.
Forse sono due astronavi incastrate lassù,
c'è stato un errore del computer.
Avaria nel sistema dei comandi spazio temporali,
c'è una delegazione di pace che vuole sbarcare,
il Presidente degli Stati Uniti non sa cosa fare.

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