giovedì 5 gennaio 2012

Serenita

Serenita tiene e gira un anello tra le dita. L'ha trovato passando una mano sull'erba fresca del mattino mentre stava distesa a scrutare le nuvole. Le nuvole corrono, corrono incontro al vento. Soffia forte Austro e fa caldo, lei con il dito segue il bordo dell'anello dolcemente. L'oro brilla quando si scalda, in cima c'è un diamante rosso dalla punta acuminata.
-Spalanca gli occhi verdi Serenita, chiedi, chiedi ed avrai. Sono il tuo anello dei desideri.-

Serenita si svegliò di soprassalto nel bosco era già notte (quanto aveva dormito non lo sapeva) le vennero incontro dieci fantasmi neri a cavallo urlando come ammazzati. Si accucciò dietro il tronco di una quercia e pregò l'anello di farli sparire. Una luce inondò le fronde e i cespugli. Dietro la spada fiammeggiante vide per la prima volta il viso del principe Imoon. Lei si fece incontro mostrandogli l'anello, lui la fece salire sul suo destriero bianco. Al mattino arrivarono alla Reggia delle Sette Ginestre e vissero.
Serenita teneva l'anello tra le dita. Lo trovò sull'erba fresca un mattino di primavera. Le nuvole erano immense torri bianche. Imoon correva incontro al nemico. Serenita soffocava d'afa e profumo di fiori appassiti, lei con il dito seguì il bordo dell'anello dolcemente. L'oro si scaldò, sulla cima brillò il diamante rosso dalla punta acuminata.
-Spalanca gli occhi verdi Serenita, chiedi, chiedi ed avrai. Sono il tuo anello dei desideri.-

Serenita si svegliò di soprassalto nel bosco era già notte (quanto aveva dormito non lo sapeva) le fiamme della Reggia delle Sette Ginestre illuminavano l'oscurità. Corse nel fitto strappando le vesti tra i rovi, uno stallone bruno si alzò a candela davanti a lei. Lei si fece incontro mostrando l'anello, il guerriero le strappò l'anello dalle mani e la fece salire sul suo stallone bruno. Al mattino arrivarono al Villaggio della Vallata e vissero.
Serenita osservava l'anello tra le dita del suo Padrone. Quello che aveva trovato sull'erba fresca un mattino di primavera. Il cielo nebbioso avvolgeva le capanne in un umido abbraccio. La sua dolce figlia Moon dagli occhi di cielo cantava melodie antiche. Serenita odorava il profumo dei biondi capelli lavati. Il Padrone con il dito seguì il bordo dell'anello dolcemente. L'oro si scaldò, sulla cima brillò il diamante rosso dalla punta acuminata.
-Spalanca gli occhi verdi Serenita, chiedi, chiedi ed avrai. Sono il tuo anello dei desideri.-

Serenita si svegliò di soprassalto nella capanna era già notte (quanto aveva dormito non lo sapeva) nel buio le braci del focolare illuminarono il diamante al dito del suo Padrone. Con l'ascia si riprese ciò che fu suo, con l'ascia si portò via colei che adesso era sua: la principessa Moon. Fuggirono, lo stallone bruno aveva un uragano nel cuore. Al mattino ritornarono alla Reggia delle Sette Ginestre e piansero.
Serenita lavava l'anello. Quello che aveva trovato sull'erba fresca un mattino di primavera. La neve dovunque alla finestra cancellava i confini delle cose e dei rumori. Il cielo ghiacciava di Tramontana. Lei con il dito seguì il bordo dell'anello dolcemente. L'oro brillò, in cima il diamante rosso lasciò che Serenita toccasse ancora la sua punta acuminata.
-Spalanca gli occhi verdi Serenita, chiedi, chiedi ed avrai. Sono il tuo anello dei desideri.-

Serenita aprì gli occhi tra la neve, era già notte (quanto aveva dormito non lo sapeva), la luce della luna allungava le ombre spettrali degli alberi spogli. Un abbaglio inondò il volto del principe Imoon. Lei si fece incontro mostrandogli l'anello, lui la fece salire ancora sul suo destriero bianco, avevano vissuto.

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